White Papers


  • Autore Martina Zaninotto, Mario Plebani
  • Anno 2023
La refertazione di laboratorio per un'interpretazione clinica appropriata dei risultati relativi al test di albumina glicata richiede comparatori diversi a seconda dello scenario specifico. Per la diagnosi e la prognosi, il referto di laboratorio, deve includere l'intervallo di riferimento più appropriato e cut-point ottimali. Per il monitoraggio del paziente, il referto del laboratorio deve includere il valore di variazione di riferimento (RCV), che garantisce informazioni cliniche migliori rispetto all'intervallo di riferimento e ai limiti decisionali.


  • Autore Andrea Mosca
  • Anno 2021
Il diabete mellito gestazionale (GDM) è il disturbo più comune in gravidanza e, se non diagnosticato, può portare a gravi esiti per la madre e il feto. L'emoglobina glicata, nonostante sia il test “gold standard” per il monitoraggio delle variazioni glicemiche, non risulta essere appropriato per monitorare i rapidi cambiamenti glicemici durante la gravidanza. In questa circostanza, l'albumina glicata rappresenta uno strumento prezioso per valutare l’intolleranza al glucosio.


  • Autore Masanori Abe
  • Anno 2021
L'albumina glicata riflettere un controllo glicemico più accurato dell'HbA1c nei pazienti diabetici in emodialisi. Nei pazienti in dialisi, infatti, il valore di HbA1c sottostima la condizione glicemica a causa della riduzione dell’emivita degli eritrociti e della somministrazione di agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA). In Giappone, diversi studi osservazionali hanno dimostrato un'associazione tra i livelli di GA e l’outcome nei pazienti affetti da diabete in emodialisi.


  • Autore Masanori Abe
  • Anno 2021
Il controllo glicemico nei pazienti diabetici in dialisi è fondamentale per ritardare e tenere sotto controllo lo sviluppo e la progressione non solo delle complicanze microvascolari diabetiche ma anche delle complicanze macrovascolari e delle malattie infettive. Nei pazienti diabetici in dialisi, il valore di HbA1c sottostima la condizione glicemica a causa della ridotta emivita degli eritrociti e della somministrazione di agenti stimolanti di eritropoiesi (ESA). L'albumina glicata (GA) in questi pazienti risulta essere un marker accurato perché non è influenzato dall’emivita ridotta degli eritrociti o dalla terapia a base di ESA o ferro. Le linee guida giapponesi “Best Practice for Diabetic Patients on Hemodialysis 2012” già raccomandavano la misurazione della glicemia e il dosaggio dell’Albumina Glicata casuale per i pazienti in emodialisi in quanto, GA riflette un controllo glicemico più accurato di HbA1c nei pazienti diabetici in emodialisi. .


  • Autore Elena Dozio
  • Anno 2020
Abstract

Gli AGE, prodotti avanzati della glicazione, e i suoi recettori cellulari (RAGE)sono coinvolti nell’insorgenza e nella progressione di diverse patologie. Gli AGEs possono esercitare effetti dannosi sia attraverso i propri recettori, sia indipendentemente dall’attivazione di essi. Un aumento dei livelli degli AGE è stato osservato nell’iperglicemia e in caso di compromessa attività renale. Il ruolo fisiopatologico del sistema AGE-RAGE è stato ampiamente documentato, e gli studi hanno dimostrato come possono essere utilizzati in ambito diagnostico.


  • Autore Marcello Ciaccio
  • Anno 2019
Abstract

L’Albumina Glicata risulta essere un buon biomarcatore a breve termine per il controllo glicemico nei pazienti con nefropatia diabetica, da valutare soprattutto in quelle condizioni dove HbA1c perde la sua accuratezza. L’Albumina Glicata ha mostrato avere una buona accuratezza diagnostica nella diagnosi del diabete. L’uso clinico dell’Albumina Glicata è da considerarsi complementare ad HbA1c in differenti condizioni fisiopatologiche, come ad esempio nei pazienti con nefropatia diabetica.


  • Autore Andrea Mosca
  • Anno 2019
Abstract

HbA1c è il parametro più importante per il monitoraggio dello stato glicemico, ma in alcune circostanze l’interpretazione del dato non è semplice. In questi casi si dovrebbe seguire un approccio diverso, partendo dalla valutazione retrospettiva dello stato glicemico, basata sulla misurazione di differenti proteine glicate, come ad esempio l’albumina.


  • Autore Marta Proglio and Claudio Ronco
  • Anno 2018
Abstract

Il diabete e la malattia cronica renale (CKD) sono spesso associati. Nei pazienti con CKD di stadio 3 o più avanzato, l’HbA1c ha mostrato avere alcune limitazioni. L’Albumina Glicata (GA) in queste circostanze risulta essere più affidabile, soprattutto nei pazienti in emodialisi, e risulta essere utile nella valutazione dell’efficacia della terapia nel breve periodo.


  • Autore Elena Dozio
  • Anno 2018
Abstract

L’Albumina Glicata (GA) riflette la glicemia media delle ultime 2-3 settimane antecedenti il prelievo, consente di valutare le fluttuazioni dei livelli di glucosio nel sangue e permette un monitoraggio terapeutico tempestivo. La GA è utile in determinate condizioni cliniche: alterazione dell’emivita degli eritrociti, gravidanza, malattia renale cronica fase terminale.


  • Autore Roberto Testa
  • Anno 2018
Abstract

Gli errori diagnostici possono portare a diagnosi ritardate o errate. Normalmente le metodiche automatizzate eseguite in routine nei laboratori soddisfano criteri molto rigorosi e la variabilità analitica è molto bassa. Alcuni errori pre-analitici non si possono evitare durante il processo di raccolta, ma si possono prevenire con un buon controllo qualità, un efficace sistema di raccolta campioni e con la formazione continua.


  • Autore Takuji Kohzuma
  • Anno 2017
Abstract

L’Albumina Glicata (GA) è un nuovo marcatore intermedio per la gestione dello stato glicemico del paziente diabetico. GA può essere un test complementare all’ HbA1c per la gestione del controllo glicemico. La misurazione di GA avviene attraverso la combinazione del metodo enzimatico per GA e il metodo BCP modificato per la misurazione di GA.