Diabete
È utile nel monitoraggio glicemico di DMT2 non in trattamento insulinico. È utile nella stratificazione del rischio associato alla malattia. Può supportare gli altri biomarcatori glicemici.
- Autore Selvin, Elizabeth
- Anno 2021
Parole Chiave
La review ha evidenziato i benefici dell'HbA1c per la diagnosi e la gestione del diabete. Ma ha anche presentato potenziali alternative all'HbA1c . Lo studio ha fornito informazioni sui risultati GA in relazione ai valori equivalenti di HbA1c e fruttosamina.
- Autore Ren Q. et al
- Anno 2020
Parole Chiave
• I predittori di risposta dell’aggiustamento terapeutico differiscono tra lo stadio iniziale e lo stadio avanzato del diabete mellito di tipo 2. La riduzione dei valori di Albumina Glicata (GA) è un buon predittore di successo della terapia nei pazienti a cui viene diagnosticato il diabete. Nei pazienti che intensificano la terapia, invece, oltre la riduzione dei valori di GA, dovrebbero essere prese in considerazione le altre caratteristiche cliniche individuali.
- Autore Lu JM, et al
- Anno 2016
Lo studio multicentrico prospettico è stato eseguito su 499 pazienti. Lo studio ha dimostrato che GA può essere un marker utile nel controllo glicemico nelle fasi iniziali del trattamento del diabete e nella correzione della terapia. Il cambio di GA a 14, 28, 91 giorni correla con il cambio di HbA1c a 91 giorni. Il cambiamento avvenuto in GA dopo 14 giorni dall’inizio della terapia è confermato dal cambiamento di HbA1c a 91 giorni.
- Autore Shima K. et al.
- Anno 2014
Parole Chiave
GA è superiore all’HbA1c nella valutazione dell’efficacia di sitagliptin nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2. Dallo studio si evince una riduzione statisticamente significativa sia dell’HbA1c (0.9%) che di GA (4.0%) alla dodicesima settimana.
Complessivamente valutando l’efficacia del farmaco in studio in termini di riduzione di HbA1c e GA si è riscontrato una riduzione ≥ 5%. Un gruppo di pazienti più ampio ha raggiunto un miglior target di efficacia terapeutica alla quarta settimana, 83.6% verso il 37.3% e alla dodicesima settimana 97.0% verso il 71.6% quando valutato con l’aggiunta di GA rispetto a quando valutato soltanto con HbA1c.
Complessivamente valutando l’efficacia del farmaco in studio in termini di riduzione di HbA1c e GA si è riscontrato una riduzione ≥ 5%. Un gruppo di pazienti più ampio ha raggiunto un miglior target di efficacia terapeutica alla quarta settimana, 83.6% verso il 37.3% e alla dodicesima settimana 97.0% verso il 71.6% quando valutato con l’aggiunta di GA rispetto a quando valutato soltanto con HbA1c.
- Autore Won HK, et al.
- Anno 2012
La riduzione di GA che si riscontra dopo 3 settimane dall’inizio della terapia corrisponde alla riduzione di HbA1c a 3 mesi dall’inizio della terapia nei pazienti con diabete di tipo 2, sia nel gruppo trattati con terapia ipoglicemizzante orale sia nel gruppo trattati con terapia insulinica.
- Autore Koga M. et al.
- Anno 2011
Il dato di GA a 1-3 mesi correla con i cambiamenti che si possono riscontrare in HbA1c a 3 mesi. L’aggiunta di GA come indice di controllo glicemico consente di valutare l’efficacia terapeutica a un mese dall’inizio della terapia.
- Autore Koga, et al.
- Anno 2010
Parole Chiave
L’HbA1c non è sempre un indice ideale per il controllo glicemico e in varie condizioni patologiche non riflette accuratamente lo stato glicemico. Ci sono molte malattie e condizioni patologiche in cui GA riflette meglio la glicemia (ad esempio diabete mellito di tipo 2 in terapia insulinica, anemia emolitica, trasfusione di sangue, varianti emoglobiniche, insufficienza renale cronica, donne in gravidanza, ecc…)
- Autore Sacks, David B., et al.
- Anno 2023
Parole Chiave
L'American Diabetes Association e l'American Association for Clinical Chemistry raccomandano l'albumina glicata come Good Practice Point (GPP) nei contesti clinici in cui i pazienti mostrano varianti dell'emoglobina, anomalie dei globuli rossi e fattori che limitano l'uso di HbA1c.
Le linee guida, per la prima volta, forniscono una raccomandazione chiara e una valida alternativa alla valutazione dell'emoglobina glicata.
Si tratta di una svolta nella gestione dei pazienti affetti da talassemia, emoglobinopatie o patologie legate all'alterato turnover eritrocitario.
Le linee guida, per la prima volta, forniscono una raccomandazione chiara e una valida alternativa alla valutazione dell'emoglobina glicata.
Si tratta di una svolta nella gestione dei pazienti affetti da talassemia, emoglobinopatie o patologie legate all'alterato turnover eritrocitario.